L’impollinazione viene spesso associata, oltre che all’atto di fecondazione in altre specie, non ultima quella animale, e quindi alla procreazione, anche alla generazione di nuove idee: appunto come un fiore viene impollinato e diventa fecondo, dando alla luce frutti e semi, così un’idea può contaminare una mente fertile. L’impollinazione viene poi utilizzata, nei termini di quella incrociata, come metafora per contaminazioni con un “lieto fine”: ricordiamo l’album Pollinator dei Blondie, dove il titolo indica proprio le contaminazioni stilistiche dei grandi artisti che hanno collaborato al disco; un altro esempio di metafora dal mondo della musica è il brano sinfonico del gruppo inglese Muse pubblicato nell’album The Resistance, intitolato Exogenesis: Symphony part II (Cross–Pollination). Le tre parti di questa sinfonia, composta dal frontman Matt Bellamy e che fa ampio uso di strumenti orchestrali – in netto contrasto con lo stile alternative rock della band – raccontano l’esogenesi, ovvero la teoria secondo la quale la vita sia creata artificialmente da esseri di intelligenza superiore per popolare un pianeta. Se la prima parte Overture racconta lo smarrimento dell’uomo sulla terra di fronte ai grandi quesiti (“Who are we? / Where are we? / When are we? / Why are we? / Who are we? / Where are we? / Why, why, why?”), la seconda parte, Cross Pollination, racconta le ultime speranze riposte da un popolo morente nel nuovo seme di vita mandato a colonizzare un nuovo pianeta (“Rise above the crowds / And wade through toxic clouds / Breach the outer sphere [...] Spread our codes to the stars / You must rescue us all / Spread our codes to the stars / You must rescue us all / Tell us, tell us your final wish / Now we know you can never return”). L’impollinazione qua operata è verso un terreno inesplorato, lontano migliaia di anni luce, tremendamente lontano nel tempo e nello spazio, assolutamente spaventoso. Eppure carico di speranza: ecco il culmine in Redemption, la terza e ultima parte, che recita “Just let us start it over again / And we’ll be good / This time we’ll get it, get it right / It’s our last chance to forgive ourselves”. Ora l’intero terzetto di canzoni può assumere a sua volta significati diversi: la ciclicità della vita, e la speranza in un nuovo inizio.
Poiché non sarebbe corretto parlare di “modelli di impollinazione artificiale”, in quanto questa rappresenta al più una tecnica o una tecnologia, si citeranno alcuni modelli di macchinari che vengono impiegati nella sua esecuzione. L’impollinazione artificiale è spesso costituita da due fasi distinte: la raccolta del polline e la distribuzione dello stesso, fecondando di fatto il fiore. Nella prima fase, è possibile utilizzare un macchinario come AspiraPollineMini2 predisposta per la raccolta del polline a 2 operatori. Indicata per chi vuol raccogliere il proprio polline nella proporia azienda (fino a 130 g/ora), è caratterizzata da grande maneggevolezza (solo 9 kg), ed è facile da trasportare grazie alle 2 ruote ed ai piedi telescopici richiudibili. ll polline raccolto si può conservare a 4°C per 4–5 giorni per effettuare l’impollinazione nei giorni immediatamente successivi alla raccolta, mentre per periodi più lunghi può essere conservato a -18°C p...
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