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Le storie e i protagonisti dell’impollinazione artificiale

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Joseph Gottlieb Kölreuter (1733-1806) fu un botanico tedesco pioniere nei campi della fertilizzazione e dell’ibridazione delle piante. Viene ricordato per aver scoperto l’azione del polline e come i fiori vengono fecondati attraverso il trasporto dello stesso. [1]


Charles Darwin (1809-1882) è stato un biologo, naturalista e illustratore britannico, celebre per aver formulato la teoria dell'evoluzione delle specie animali e vegetali per selezione naturale agente sulla variabilità dei caratteri ereditari, e della loro diversificazione e moltiplicazione per discendenza da un antenato comune. Dopo aver pubblicato nel 1859 il celeberrimo The origin of Species, nel 1862 pubblica On the various contrivances by which British and foreign orchids are fertilised by insects, and on the good effects of intercrossing, in cui spiega dettagliatamente come i fiori di alcune piante vengono impollinate dagli insetti. [2] [3]


Georg Mendele (1822-1884), biologo e matematico, è considerato considerato il precursore della moderna genetica per le sue osservazioni sui caratteri ereditari. Il fondamentale contributo di Mendel è di tipo metodologico: egli applica per la prima volta lo strumento matematico, in particolare la statistica e il calcolo delle probabilità, allo studio dell'ereditarietà biologica, che verifica grazie all’impollinazione artificiale incrociata sulle piante di pisello. Il concetto innovativo da lui introdotto affermava che alla base dell'ereditarietà vi sono agenti specifici contenuti nei genitori, al contrario di quanto sostenuto all'epoca. [4] Sulla base di questi studi, anche Franz Unger (1800-1870) mise a punto alcune metodologie simili. [5]


Edmond Albius (1829-1880), nato schiavo, è diventato una figura fortemente legata alla coltivazione della Vaniglia. Come si è già detto, l’impollinazione naturale di questa pianta era particolarmente difficile al di fuori della zona di origine, in quanto non esistevano impollinatori naturali adatti (nello specifico, un’ape sufficientemente piccola da poter entrare nella corolla dei fiori. Già negli anni ‘30 dell’Ottocento, il botanico belga Charles Morren aveva messo a punto un metodo che permetteva alla vaniglia di fruttificare; metodo che, purtruoppo, era eccessivamente complessa e lunga, rendendo impossibile una coltivazione proficua del dolce baccello. Nel 1841 Albius trovò il modo di semplificare l’operazione in alcuni semplici gesti, che permettono ancora oggi di impollinare i fiori di vaniglia manualmente e rapidamente. [6]


John Lubbock (1834-1919), archeologo e allievo di Darwin, condusse il noto studio sui fiori di due varietà di Lobelia dalla colorazione rispettivamente rossa e blu che le api avevano una netta predilezione per i fiori dal colore blu. La scoperta principale fu senz’altro di capire che il lavorio degli insetti non era solo un'attività che procurava loro il cibo, ma era funzionale alle piante stesse.[7][8]
[2] Charles Darwin. Wikipediahttps://it.wikipedia.org/wiki/Charles_Darwin
[3] Darwin, C. R. 1862. On the various contrivances by which British and foreign orchids are fertilised by insects, and on the good effects of intercrossing. London: John Murray. http://darwin-online.org.uk/content/frameset?pageseq=1&itemID=F800&viewtype=text
[4] Georg Mendele. Wikipediahttps://it.wikipedia.org/wiki/Gregor_Mendel
[5] Franz Unger. Wikipediahttps://it.wikipedia.org/wiki/Franz_Unger
[6] Edmond Albius. Wikipedia. https://en.wikipedia.org/wiki/Edmond_Albius
[7] Impollinazione. Wikipediahttps://it.wikipedia.org/wiki/Impollinazione
[8] John Lubbock. Wikipediahttps://it.wikipedia.org/wiki/John_Lubbock

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I brevetti dell’impollinazione artificiale

Il brevetto legato all’impollinazione artificiale più datato che è stato possibile reperire nell’ambito di questa ricerca riporta il codice  US2324801A : Datato 6 luglio 1942, descrive un sistema di distribuzione del polline fra più piante o alberi, specialmente nella distribuzione degli alberi di nocciole. Il brevetto successivo, del 5 marzo 1964, riporta un sistema di distribuzione per filari, pensato per i pomodori coltivati in serra ( US3286403A ): Il più recente è invece stato presentato il 21 gennaio 2017 (poco più di un anno fa) in Cina, presentando un apparato per l’impollinazione delle Peonie (uso cosmetico) con il codice  CN206586117U

Sintesi finale

Nel corso di questo blog, parte di una serie di indagini sulla “cosa artificiale”, ci si è soffermati su che cos’è l’impollinazione artificiale . Partendo dalla “cosa” naturale, si è poi passati a definire quali sono i suoi elementi artificiali, cioè realizzati dall’uomo in sostituzione ai materiali, alle funzioni e alle forme della natura ; e si è iniziato a ragionare sui termini in più lingue , tutti più o meno simili. Dal ragionamento sulle parole, sono stati anche definiti una mappa concettuale e un insieme di parole e concetti legati all’impollinazione artificiale. Questo è un argomento che viene tenuto in gran contro dalla comunità scientifica e raccontato dalla stampa ; anche la fiction  ruota, nei modi più vari e inaspettati, attorno al tema, che viene visto spesso in chiave fantascientifica in libri , film , e fumetti , mentre è preso più metaforicamente nella musica . Sotto un punto di vista più scientifico e quantitativo, è stato essenziale definire innanzitutto qu...

Abecedario illustrato dell’impollinazione artificiale

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